IMMIGRAZIONE: AUDIZIONE COMMISSIONE SU SISTEMA DI ASSISTENZA

Situazione “molto impegnativa” sul fronte degli sbarchi. Quest’anno sono arrivate 33mila persone, il 15% in più rispetto allo stesso periodo del 2014. In base alle proiezioni quest’anno sarà probabilmente superata la cifra record del 2014 (170mila migranti), fino a sfiorare i 200mila. Questi i dati forniti dal capo Dipartimento Diritti civili ed immigrazione del ministero dell’Interno, Mario Morcone, in audizione alla commissione d’inchiesta sul sistema di accoglienza dei migranti.Per l’accoglienza di ciascun minore straniero non accompagnato il ministero dell’Interno paga 45 euro al giorno, pari a 1.350 euro al mese. Lo ha detto il capo Dipartimento diritti civili ed immigrazione del ministero dell’Interno, Mario Morcone, in audizione alla commissione d’inchiesta sul sistema di accoglienza dei migranti. “Abbiamo fatto un bando – ha informato Morcone – destinato a strutture di accoglienza per minori, se ne sono presentate 16 e ne abbiamo autorizzate 10. Sono prevalentemente al Centro-Sud. In passato si davano 80-85 euro a minore, ma io che ho uno stipendio alto non potrei spendere più di 1.400 euro al mese per mio figlio, quindi credo che 45 euro al giorno sia una cifra corretta”. Il prefetto ha poi spiegato che “c’è un alto numero di irreperibili tra i minori. Vengono con numeri di telefono di parenti da contattare e non ci sono soluzioni non coercitive per non farli andar via. Siamo preoccupati soprattutto – ha aggiunto – dalle ragazze nigeriane che hanno il destino segnato dalla tratta”.”L’anno scorso abbiamo speso 630 milioni di euro per l’accoglienza dei migranti e quest’anno spenderemo di più”. Lo ha detto il capo Dipartimento Diritti civili ed immigrazione del ministero dell’Interno, Mario Morcone, in audizione alla commissione d’inchiesta sul sistema di accoglienza dei migranti.Il sistema di accoglienza, ha spiegato Morcone, “nasce e fa perno sulla decisione della Conferenza Unificata del maggio 2014 che ha stabilito un passaggio strategico: gli arrivi vengono distribuiti, in modo condiviso, tra le regioni in base alla popolazione residente. Questo meccanismo ci ha consentito di assorbire i 170 mila arrivi del 2014 ed oggi pomeriggio ci sarà il nuovo confronto con il ministro dell’Interno, Angelino Alfano, Regioni e Comuni”. Ci sono, ha proseguito il prefetto, “tre linee di accoglienza: la rete Sprar (Sistema di accoglienza per richiedenti asilo) che è la best practice (piccoli numeri distribuiti su tutto il territorio), le vecchie strutture nazionali (Centri di accoglienza, Cara) ed i centri temporanei. Attualmente ospitiamo circa 85 mila persone. L’utilizzo delle caserme non è nella mia filosofia”. Uno dei punti di criticità del sistema è rappresentato dall’esame della richiesta di asilo. “Abbiamo raddoppiato – ha sottolineato – le Commissioni, ora sono 40. La decisione può arrivare dopo sei mesi, ma lo straniero può fare ricorso e la decisione del giudice arriva dopo un anno-un anno e mezzo. Così passano due anni e la legge prevede che durante questo periodo il richiedente debba rimanere nella struttura”.”Non tutte le Regioni condividono la posizione che ho espresso, cioè contribuire all’accoglienza distribuendola in modo più equo sul territorio nazionale, in modo che non siano le sole Regioni rivierasche del sud ad avere il carico dell’accoglienza di profughi e richiedenti asilo”.Così il presidente della Conferenza delle Regioni Sergio Chiamparino, che ha aggiunto:”Chiediamo ci sia una più stretta cooperazione anche tra le diverse amministrazioni dello Stato. Se c’è una situazione che si avvicina all’emergenza, bisogna lavorare come se questa già ci fosse”. “Non posso e non voglio imporre niente a nessuno se non con un esercizio di moral suasion”, ha concluso.”Mi auguro che l’Europa non si limiti a dare qualche soldo in più per le navi, fatto già importante, ma che sia in primo piano per un intervento nel Mediterraneo che riguardi l’accoglienza. Questa non è questione che riguarda solo l’Italia e il Mediterraneo”, ha proseguito Chiamparino, che è tornato a chiedere la cabina di regia presso la presidenza del Consiglio dei ministri. Quanto ai fondi per gestire l’immigrazione, ci sarebbero “ma alcune Regioni lamentano poi il fatto che non vi è la liquidazione di cassa e quindi le risorse mancano”. “Alcune Regioni hanno ancora spazi che possono essere utilizzati”, ha aggiunto Chiamparino. “Noi ci sentiamo impegnati – ha chiarito – chiediamo un corrispettivo di impegni da parte di tutte le amministrazione dello Stato: se c’è un bene in carico al Demanio e che per 5 anni si può vendere, non è che non si può utilizzare, solo per fare un esempio”. Quelli degli sbarchi “sono numeri importanti, ma non c’è un’invasione e gli arrivi possono essere affrontati con collaborazione interistituzionale. Purtroppo alcune realtà territoriali non stanno collaborando”. Lo ha detto il presidente della commissione d’inchiesta sul sistema di accoglienza dei migranti, Gennaro Migliore (Pd), al termine dell’audizione del capo Dipartimento Diritti civili ed immigrazione del ministero dell’Interno, Mario Morcone. “Serve – ha spiegato Migliore – una maggiore adesione allo Sprar (Sistema di accoglienza per richiedenti asilo): oggi partecipano 500 Comuni su 8mila”. Il presidente ha poi annunciato che “la Commissione farà un monitoraggio sul rispetto dei diritti umani nei centri per migranti e sulle inchieste che hanno coinvolto il settore, come quella su Mafia Capitale. Presto poi – ha concluso – andremo in missione in Calabria ed in Sicilia per verificare le segnalazioni sulla primissima accoglienza”.”Dobbiamo chiedere ai Comuni di applicare una nostra circolare che permette di far lavorare gratis i migranti”: lo ha detto il ministro dell’Interno, Angelino Alfano, al termine della Conferenza Unificata. “Invece di farli stare lì a non far nulla – ha aggiunto – che li facciano lavorare”.”Equa distribuzione tra tutti i Paesi dell’Europa e tra tutti i paesi dell’Italia: mi sembrano due principi sui quali nessuno possa essere contrario”. Lo ha detto il ministro dell’Interno, Angelino Alfano, al termine della Conferenza Unificata e prima del vertice sull’immigrazione.”Credo che un criterio di giustizia debba valere per tutti: sia per i Paesi d’Europa, sia per le Regioni d’Italia”. Lo ha detto il ministro dell’Interno, Angelino Alfano, ai giornalisti che gli chiedevano che cosa risponderà alle Regioni che non vogliono ulteriori arrivi di profughi e immigrati. “Dobbiamo poi lavorare in Europa – ha aggiunto Alfano – per la protezione umanitaria: è una sfida che consentirebbe di fare andare negli altri Paesi europei coloro che sono beneficiari di protezione umanitaria”.

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